Energia nucleare nell'Unione europea

I paesi della UE che impiegano energia nucleare per generare elettricità sono colorati in arancio. Gli altri sono celesti.

L'energia nucleare nell'Unione europea (UE) ha rappresentato nel 2020 il 13% del consumo totale di energia[1]. Le politiche energetiche dei paesi membri della UE variano notevolmente. Alla fine del 2020 erano 14 (su 27) i paesi che avevano almeno un reattore nucleare: Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Finlandia, Francia, Germania, Ungheria, Paesi Bassi, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Regno Unito[2]. A fine 2020 nella UE erano presenti 122 reattori nucleari e 6 erano in costruzione[2]. La maggior parte, 116 unità, si trovavano in sette paesi.[3]. La costruzione dei nuovi reattori in Finlandia e in Francia, che avevano lo scopo di condurre una rinascita del nucleare, ha subito dei ritardi e ora sono in esecuzione fuori budget.[4]

Dopo l'incidente nucleare di Fukushima, la Germania ha definitivamente chiuso otto dei suoi reattori e si è impegnata a chiudere i rimanenti entro il 2022.[5]. Gli italiani hanno votato per mantenere il loro paese fuori dal nucleare.[6]. La Svizzera e la Spagna hanno vietato la costruzione di nuovi reattori[7]. Il Belgio sta pensando di eliminare gradualmente le sue centrali nucleari, forse già dal 2015[7]. La Francia, spesso considerata un modello nucleare commerciale per il mondo, oggi è bloccata in un dibattito nazionale su un parziale uscita dalla fase nucleare[7].

  1. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore :0
  2. ^ a b Annual Report of ESA for 2020 (PDF), in Annual Report 2020 - draft layout, Euratom Supply Agency, 2 luglio 2021. URL consultato il 19 settembre 2021 (archiviato il 19 settembre 2021).
  3. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Euratom2011
  4. ^ James Kanter. In Finland, Nuclear Renaissance Runs Into Trouble New York Times, May 28, 2009.
  5. ^ Annika Breidthardt, German government wants nuclear exit by 2022 at latest, su Reuters, 30 maggio 2011. URL consultato il 1º maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2015).
  6. ^ Italy Nuclear Referendum Results, su referendum.interno.it, 13 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2012).
  7. ^ a b c Henry Sokolski, Nuclear Power Goes Rogue, su Newsweek, 28 novembre 2011. URL consultato il 25 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 18 dicembre 2012).

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